Il tuo impianto termico è provvisto del dosatore di polifostati?

Secondo il decreto ministeriale del 26 giugno 2015, tutti i dispositivi connessi alla produzione di energia elettrica all’interno delle nostre abitazioni, sia per riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria, devono essere provvisti di condizionamento chimico dell’acqua di impianto.
E’ quindi obbligatorio, per tutti coloro che non hanno l’addolcitore, installare almeno un dosatore di polifosfati.
Alla prossima manutenzione della caldaia, vi verrà chiesto di adeguarvi alle normative.

Nonostante il decreto risalga ormai a tre anni fa, riportiamo l'argomento alla vostra attenzione perché dal 1° Giugno 2017 è stato istituito il Criter (Catasto Regionale dell'Emilia Romagna). Questo ha comportato la digitalizzazione del Catasto degli impianti termici e di conseguenza un controllo capillare.
La principale funzione del dosatore è quella di “condizionare” a livello chimico le acque utilizzate per il riscaldamento degli edifici, grazie a componenti chimici (polifosfati di sodio e potassio), in grado di rendere meno vulnerabili al calcare le nostre tubature. I polifosfati infatti si legano agli ioni di carbonato di calcio rendendoli “innocui” e agendo, così, da anticalcare. Non solo: combinando la loro azione chimica con quella del calcio e del ferro, i dosatori fanno sì che i tubi si rivestano di una sorta di pellicola anticorrosiva, utilissima soprattutto in caso di durezza dell’acqua molto elevata.

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